Coltiviamo insieme Corviale

Mercoledì 22 Maggio 2013
ore 16
Biblioteca Nicolini (ex Corviale)
Via Mazzacurati, 76

Per la crescita intelligente ed inclusiva dell’ecosistema rurbano e digitale

 

“Apriamo il cantiere” : è l’obiettivo del seminario aperto con cui la Comunità del Quadrante di Corviale prova a riscrivere insieme la rigenerazione del suo territorio, dei suoi parchi- Tenuta dei Massimi e Valle dei Casali – e del ben noto Palazzo Ater, il Serpentone, lungo 1 chilometro.

Lo fa partendo dal confronto, dai contributi e dalle idee che oggi, in maniera diffusa, attraversano la nostra area metropolitana che producendo buone pratiche semina e fa fiorire esperienze e soluzioni utili alle volontà di trasformazione che trovano radici nelle vocazioni dei territori.

Riportare al centro una programmata visione degli interessi delle Comunità è il percorso attuativo che stiamo promuovendo per dare risposte concrete al modello di sviluppo, ancora oggi in voga, basato sulle scelte della rendita fondiaria in cui le centralità sono rappresentate dalle attese di un futuro cambiamento delle destinazioni d’uso….. i cui devastanti risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il modello di sviluppo locale, partecipato che si candida a voltare pagina significa fatti, occasioni, economie, lavoro e visibile qualità della vita. E’ questa la partita a cui dobbiamo partecipare per farcela.

Il nostro incontro di lavoro voluto in modo multidisciplinare e orizzontale ha il compito di zappare proposte, avviare sperimentazioni, indicare scelte e l’aprire i cantieri che hanno i nomi di agricoltura urbana-rurale ovvero orti urbani, agriclub, chilometro zero e       tetti da costi a ricavi come da accodo firmato con ATER e dalle nuove leggi sui condomini e sul verde urbano, le economie digitali e della rete, le energie rinnovabili, le risposte all’inquinamento, all’economia dei rifiuti urbani, alle nuove forme dell’abitare sostenibile.

Come abbiamo già detto vogliamo avere le carte in regola per essere presenti all’Expò Milano 2015. In quel palcoscenico in cui la sostenibilità è il futuro, noi ci dobbiamo arrivare con le mani sporche di terra.

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