Corviale: uso delle metodologie di valutazione per definire e condividere le linee d’azione dell’intervento di recupero urbano.

Corviale: uso delle metodologie di valutazione per definire e condividere le linee d’azione dell’intervento di recupero urbano.
Maria Rosaria Guarini
Su Corviale occorre confrontarsi, oggi, per giungere a definire linee condivise d’azione volte alla realizzazione di un intervento di recupero urbano che a partire dalla ristrutturazione del corpo di fabbrica principale (funzionale, impiantistica e strutturale) possa attivare un processo di riqualificazione dell’intera area del piano di zona e del suo intorno.
Corviale ha delle potenzialità e una ricchezza latente sul quale si può puntare, basta volere vedere e trovare strategie efficaci e condivise per farle emergere. A tale scopo non appare possibile dare risposte che possono soddisfare in modo contingente bisogni esistenti in quanto spesso rispondono alle attese di una parte dei soggetti interessati e possono pregiudicare la realizzazione di un nuovo assetto del complesso e delle aree circostanti. Non solo nel dibattito scientifico in corso, appare condivisa la necessità di partire da una impostazione che senza “tradire” il valore di testimonianza architettonica del complesso trovi innovative modalità di azione per perseguire obiettivi conformi alle esigenze sociali, architettoniche, finanziarie e gestionali attuali.
Molti decisori politici e consulenti tecnici, guardando alla situazione concreta in cui versa attualmente il complesso, considerata dai suoi stessi abitanti di “emarginazione”, sono oggi convinti che occorre intervenire operando delle scelte che superino un approccio parziale e/o settoriale alla risoluzione delle problematiche presenti del quartiere.
Occorre pertanto arrivare a una definizione e ricomposizione di linee di azione/intervento, anche già prospettate, ma collocate in un quadro strategico complessivo che tenga conto contemporaneamente di aspetti architettonici, paesaggistici, ambientali, procedurali, finanziari, economici, gestionali nei quali tutti i soggetti coinvolti, istituzionali e non, possano riconoscersi.
Per poter effettuare delle scelte “informate”, cioè che tengano in considerazione la molteplicità e la complessità delle problematiche da affrontare occorre impostare e riflettere in modo oggettivo sui termini del problema. A tale fine possono essere utilizzate tecniche di valutazione consolidate (analisi swot, multicriteria analysis, ecc.) che permettono di organizzare gli elementi e le alternative in discussione con una sequenza logica atta attraverso specifici procedimenti, a “mettere a sistema” obiettivi e attese dei diversi stakeholder e a fornire indicazioni sulle condizioni che possono portare a scelte condivise e sostenibili nel medio e lungo periodo.
Molte tecniche di valutazione permettono di riflettere in modo oggettivo, sulle decisioni assunte in passato e sulle conseguenze che hanno generato, utili per comprendere e fornire informazioni funzionali alla proposizione di strategie mirate ad una completa riqualificazione del quartiere.
Con l’intenzione di ottenere delle indicazioni sugli elementi e le condizioni da cui partire per realizzare un intervento sostenibile dal punto di vista architettonico, tecnologico, costruttivo, impiantistico, ambientale, infrastrutturale, finanziario, gestionale nell’ambito del gruppo di ricerca interdisciplinare che nel Dipartimento di architettura e progetto ha portato avanti la ricerca Learning from Corviale , sono stati svolti alcuni approfondimenti precipuamente di tipo estimativo e valutativo su alcune ipotesi di intervento. Essi sono stati finalizzati ad apportare nel dibattito in corso alcuni elementi propositivi e a dimostrare come sia possibile verificare la congruenza di alcune scelte strategiche che discendono dagli obiettivi posti se gli elementi da considerare sono posti in una organizzata griglia di ragionamento (consapevoli del fatto che se si modificasse anche uno solo degli obiettivi, e conseguentemente gli elementi da considerare, i risultati potrebbero essere diversi) che può essere strutturata con il ricorso a tecniche di valutazione consolidate attraverso le quali si possono esprimere giudizi di valore e di convenienza espressi non solo in termini monetari.
Concentrando l’attenzione, in una prima battuta, principalmente sull’elemento architettonico del corpo di fabbrica principale e in funzione della sostenibilità finanziaria e gestionale si allegano due esempi delle indagini effettuate relativa:
1) una alla verifica di sostenibilità finanziaria, procedurale e gestionale di una ipotesi di riconversione del complesso elaborata tramite una analisi swot e di una analisi finanziaria.
2) l’altra ad una ipotesi di destinazione parziale del complesso a campus universitario che contiene una valutazione di sostenibilità sia finanziaria elaborato rispetto alla consistenza dell’intervento architettonico che si può effettuare
Le ricerche sviluppate hanno evidenziato che gli obiettivi, da porre alla base del processo di riconversione del Corviale, dovranno essere assunti tenendo conto di problematiche di tipo: 1) Paesaggistico – ambientale; 2) Tipologico – costruttiva; 3) Sociale; 4) Economico-finanziaria-gestionale dopo aver effettuato una analisi valutativa ex post che riesamini i dati di contesto originari nella loro evoluzione/permanenza basata sulle stesse variabili tesa a determinare i bisogni attuali in base alle divergenze determinatesi nel tempo fra obiettivi originari ed effetti presenti, tendo conto dei vincoli di natura dimensionale, paesaggistici, procedurale, finanziaria, gestionale, ecc.

 

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