Una class action da Corviale.

Le associazioni degli abitanti del Serpentone, da sempre uno dei simboli del degrado dell’abitare a Roma, hanno deciso: denunciano alla procura il sindaco Alemanno e l’ex governatrice del Lazio Renata Polverini per 42 milioni di euro stanziati e mai spesi per riqualificare il gigantesco palazzo e il territorio intorno. E per reagire “a questo stato di inerzia che dura da 5 anni” il Centro Iniziative Legalità Democratica, insieme a CorvialeDomani, al Comitato Inquilini Corviale e al Comitato di Quartiere Arvalia-Magliana hanno avviato quattro azioni giudiziarie: ricorso al Tar, denuncia alla Procura e alla Corte dei Conti, nonché una citazione al tribunale per chiedere il risarcimento danni. “Queste iniziative” afferma Pino Galeota “hanno lo scopo di individuare coloro che con improvvide iniziative politiche o con colpevole inerzia hanno bloccato i progetti e la riqualificazione del territorio di Corviale e ripristinare sicurezza, legalità e il valore degli investimenti pubblici impegnati”. I fondi per la riqualificazione interessano nel complesso 50 mila abitanti. E in particolare 23 milioni riguardano proprio il “Serpentone”, deliberati dalla giunta Storace, confermati da quella Marrazzo e poi bloccati dal 2010, quando l’allora assessore alla Casa lanciò l’idea di abbattere il quartiere-palazzo. Mentre Alemanno avrebbe dovuto spendere 19 milioni stanziati per centri sportivi e culturali.

“La class action contro Alemanno intentata dalle associazioni degli abitanti di Corviale la dice lunga sull’abbandono delle periferie nei 5 anni della destra in Campidoglio”. È quanto dichiarato dal consigliere Capitolino del Pd Dario Nanni, che prosegue: “È uno scandalo, avevano 42 milioni a disposizione ma Alemanno e Polverini non li hanno spesi per riqualificare il quartiere. Nella precedente campagna elettorale il sindaco era andato a Corviale e aveva promesso che la riqualificazione delle periferie avrebbe avuto inizio proprio lì. Invece pur avendo a disposizione i fondi per 19 milioni già stanziati dalla giunta Marrazzo per Corviale i lavori non sono mai iniziati. In questi anni da Alemanno sono venute solo promesse fantasmagoriche su Torbellamonaca mentre degrado, povertà, criminalità e disoccupazione continuano a minare la coesione sociale nelle periferie romane. L’inerzia della destra ha bloccato progetti importanti per la riqualificazione del territorio di Corviale, come strutture sportive e culturali, iniziative a favore della sicurezza e della legalità. Le periferie dimenticate da Alemanno sono al primo punto della rinascita di Roma con Marino e in centrosinistra in Campidoglio”.
Alle accuse del Partito democratico risponde il consigliere del Pdl, Marco Di Cosimo: “Il Pd schizofrenico va in confusione. I fondi destinati a Corviale sono stati stanziati prima del 2005 dalla giunta Storace. Invece di raccontare favolette solo per cercare di racimolare voti la sinistra dovrebbe avere il buon gusto di non appropriarsi di risultati raggiunti da altri, attribuendo ad esempio il reperimento di questi fondi alla giunta Marrazzo, e spieghi per quale assurda ragione né Veltroni né tantomeno Marrazzo abbiano mai pensato di utilizzare quelle risorse per il loro giusto fine. Rinnoviamo il consiglio agli esponenti del Pd di lasciare perdere temi seri come la riqualificazione delle periferie capitoline: la nostra amministrazione ha riavviato le opere a scomputo, approvato in Aula 26 piani di recupero di quartieri ex abusivi, realizzato e mantenuto centinaia di infrastrutture che i territori attendevano da anni, riqualificato i quadranti meno centrali della città, illuminato interi quartieri di Roma abbandonati a loro stessi per almeno tre lustri dalla sinistra. Marino e i suoi compagni, farebbero bene a andare a raccontare i propri buoni propositi ovunque, ma non nelle periferie. Come minimo per buon gusto”, conclude Di Cosimo.

Il Velino

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