E-commerce, Roma e il Lazio indietro

UNA città e una regione poco inclini al commercio elettronico, indietro in un settore decisivo per lo sviluppo dell’ economia. È quanto emerge da uno studio presentato ieri in un incontro organizzato dalla Confcommercio di Roma. “Nel nostro territorio, su un campione 400 imprese, solo il 15% fa uso dell’ e-commerce“, ha spiegato il vicepresidente Rosario Cerra. A penalizzare le imprese italiane, oltre alla “loro dimensione medio – piccola”, sono la burocrazia e la difficoltà nel sistema dei trasporti. Eppure, in tempi conclamati di crisi economica, le opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico sono una risorsa da sfruttare necessariamente. “Le potenzialità dell’ e-commerce sono infinite, perché il web è diventato lo strumento attraverso cui imprese e consumatori dialogano”, ha aggiunto il numero due di Confcommercio. Ma se in Paesi come gli Stati Uniti e la Cina gli scambi di prodotti per via telematica sono ormai prassi, da noi siamo ancora indietro, e a Roma e nel Laziola percentuale di imprese che ricorrono all’ e-commerce scende ulteriormente. Dal segretario generale della Camera di Commercio di Roma, Pietro Abate, arriva il sostegno al progetto: “Le imprese che entrano nella cultura dell’ ecommerce sono in crescita aumenta del 10%”, ha spiegato, lasciando ben sperare per il futuro.

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